Dov'è l’Essere? Dov'è l’arte? Dov’è l’incanto stravolto dell’inquieto sentire stagliato nell’infinito dei sensi? Cigola una porta tremante sulle opere di Massimo Schito, e rullanti giochi di basso sincopati, ruvidi e densi, echeggiando sul fondo di uno stomaco contratto, accompagnano il suo lento schiudersi verso le tue danzanti e cromatiche stanze dell’essere. Sirene beffarde e ammalianti sussurrano colori di vita vissuta, strappata, scalciata, coltivata, goduta, indagata. Sensi si sciolgono nel dizionario del non-senso unico nel suo respiro, sfuggente all’asprezza cerebrale…Solo pancia e significanti toni in corsa…verso ogni dove e nessun quando, dentro di sè, a fondo… come macchie d’emozioni sporche e luccicanti e sfumature di respiro sulle correnti tiepide e folte, schizzi d’essenza, gocce di incantata polarità in divenire, grida e sussurri di senso, avvolte nei vortici di fluidi accecanti riversi sulla materia… Si fondono i passi nudi sulle vertigini delle metamorfosi del senso. Nel respiro dell’arte, alla ricerca della casa dell’esserci, dietro la cigolante porta delle tue cromatiche stanze dell’essere.