Tiziana
Moretti in arte TIMORET nasce a Taranto il 3 Maggio 1969.
Nelle
sue opere racconta e si racconta, ricerca e sperimenta. L’utilizzo
del colore non le basta e ricerca l’unione tra materiali diversi,
rende una nuova vita e un nuovo ruolo a oggetti anche di uso comune.
Lo scopo è la ricerca dei “perché” filosofici dell’esistenza
e anche del pathos; ma nella sua pittura vi è pur sempre la speranza
di riuscire a trasmettere, a chi le dedica qualche istante del suo
tempo, l’essenza di un sogno, l’idea di un’idea, l’immagine
di un desiderio che l’ha portata a prendere colori e pennelli e a
cimentarsi nel tentativo di dare forma a delle “visioni” spesso
surreali.
ALCUNI
GIUDIZI CRITICI
Il
critico d'arte Prof. Gerardo Pecci dice di lei…
"Un'
esplosione di vita che è presente nelle opere dell’artista
pugliese Tiziana Moretti, una pittrice “a tutto tondo”, che
ricerca nelle forme e nei colori delle proprie opere una via per
essere con gli altri e per gli altri, per ricercare il senso
dell’esistenza umana, al di là delle usate “regole” della
società, al di là della rigidità di canoni comportamentali spenti
e insensati, al di là del conformismo alienante e alienato in cui
spesso ci troviamo a sopravvivere. .."
Il
critico d’arte Prof. Gianfranco Labrusciano dice di lei…
“Balugina una fortissima spinta esoterica. Opere alluvionate di un
colore vitale e prorompente, indubbiamente riflesso di creatività
esuberante e di pulsioni energetiche, fortemente allusive di simboli
e di rimandi erotici. La "verve" è fantasiosa e
tendenzialmente "libera", ossia votata al canto, al
musicale, al leggero e al sognante e talvolta fabulistica e
narrativa…”
La
Prof.ssa Vincenza Musardo Talò, critico d’arte, dice di lei…
"
Artista ricca di una verità propria, vitale e poetica e, perciò,
capace di nuove e originali soluzioni compositive e cromatiche..."
L’artista
Francesco Selvaggi dice di lei…
“La
tua pittura mi ha sempre trascinato in mondi magici ed incantati,
dove tutto diviene possibile ed il tempo si annulla nei colori,
regalandoci i momenti della nostra eterna fanciullezza e attimi di
vero amore e compassione…”