In
Angelica Fortuzzi l’esigenza espressiva si dipana tra pittura e
fotografia, dall’intensità del colore ai contrasti del bianco e
nero. Il colore è sia strumento che tema, che l’artista analizza
nei vasti territori di sperimentazione del dipingere “en plein
air”. Mutuato dalla luce, il colore si rivela attraverso la pratica
dell’osservazione approfondita della realtà, sia essa oggetto,
paesaggio o figura umana.
Nata
a Roma, dove vive e opera, ha frequentato il Liceo Artistico. Fortuzzi è architetta e ha conseguito un dottorato di ricerca in
Progettazione Urbana. La ricerca, caratteristica del suo percorso, è
aperta, senza limiti creativi; il colore, guidato da una felice
istintualità, è sia materia che mezzo espressivo, linguaggio.
Le
opere di Angelica Fortuzzi rappresentano un percorso che inizia da
un’intuizione, che prende forma materica tramite dei bozzetti,
fatti ad acquerello o a pastello, con i quali l’artista inizia a
sviluppare forme e colori. Dopo aver tracciato il disegno a grandi
linee, Fortuzzi inizia a miscelare con attenzione i colori sulla
tavolozza alla ricerca di quel particolare tono, sviluppando una
crescente concentrazione.
Nelle
opere di Fortuzzi, colori e forme potentemente si accordano in modo
analitico, onirico, creando misteriose trasparenze piene di luce e
colore. L'espressione artistica è per Angelica Fortuzzi qualcosa di
profondo, relazione tra osservatore e osservato che, come in un gioco
di specchi, rimanda al sé.
